Con Cookinshow, portale di pranzi, cene a vista ed esperienze autentiche, potrai goderti una pasta all’anciova autentica e tanto altro ma in sole due ore, pensiamo a tutto noi prenota un’ esperienza!
Cosa è?
La pasta c’anciova si può dire che è l’alternativa alla più famosa pasta con le sarde. Questo piatto è legato alla tradizione culinaria siciliana che si prepara con l’estratto di pomodoro e le acciughe sotto sale, un incontro tra dolce e salato che viene equilibrato dalla muddica aturrata (pangrattato abbrustolito), che con l’amaro della tostatura rende il piatto perfetto.
Dove si mangia a Palermo?
Lo si trova in alcune trattorie e lo si può mangiare comodamente nella propria casa vacanza con Cookinshow, portale di pranzi, cene ed esperienze, imparandone perfettamente i segreti, gli aspetti storici e gli aneddoti più divertenti.
Le origini
Tutte le volte che un palermitano sente parlare di questo piatto, torna indietro con la memoria, il pensiero non può non andare alle nonne che da brave cuoche palermitane, avevano un modo tutto loro di far fondere al meglio “il dolce” e “il salato” di questo piatto, che sprigionava un profumo che a distanza di tempo non si può dimenticare. L’invenzione di questo piatto, secondo alcune fonti, viene attribuita agli “emigranti” che lasciavano la Sicilia per andare a lavorare nel Nord Italia, e poiché è un piatto che si prepara con prodotti di conserva ne facevano provvista d’estate quando tornavano, per cucinarlo poi negli inverni lunghi e freddi e trarne così l’illusione di risentire il calore della propria terra. E’ forse per questo che viene chiamata anche pasta a “Milanisa” (per Milano allora si intendeva tutto il Nord Italia).
Aneddoti
Esiste però anche l’ipotesi che asserisce che questa fosse la pasta dei braccianti e dei contadini, perché grazie alla trasportabilità degli ingredienti e al suo modo facile e veloce veniva preparata durante la pausa dal lavoro
Storia di un piatto di pasta all’ anciova nel pranzo di una famiglia siciliana..
Se viene voglia di mangiare pasta c’anciova e a muddica atturrata servono ritmi lenti e tanta attesa..
Il nonno: “Ai miei tempi si metteva la mollica tostata al posto del formaggio perché è un piatto povero e mancavano i soldi!”
Il Papà ferma il panettiere per strada e dice: “porta per favore un bel pane grande, cotto a legna, così al momento ne mangiamo la crosta e la mollica la facciamo asciugare per qualche giorno così poi la possiamo grattuggiare!”
La mamma porta l’ estratto di pomodoro e lo prepara in campagna a fine estate, quando i pomodori sono seccati al sole
La sarda salata si conserva per mesi e una famiglia palermitana che si rispetti sa come trovarla..
Uvetta e pinoli si possono comprare, è già passata una settimana d’ altra parte!